Emozioni Fuori Pista

Freeride nelle Pale di San Martino

Gli scenari che rendono uniche le Pale di San Martino divengono ancora più incredibili se osservati da un punto di vista diverso, quello del fuori pista. Una volta usciti dai tracciati il contatto con la natura raggiunge i massimi livelli e il silenzio della neve fresca e polverosa viene interrotto solo dal rumore leggero della propria scia. Che si tratti di un percorso nel bosco o di una ripida discesa da affrontare a capofitto, il freeride è un’esperienza imperdibile, ideale per chi ama uscire dagli schemi. La pratica di questa disciplina è naturalmente subordinata al rispetto di regole semplici ma fondamentali. Seguire le dritte degli esperti, consultare ogni giorno il bollettino valanghe, dotarsi del giusto equipaggiamento, conoscere e portare con sé gli strumenti di autosoccorso come ARTVA, pala e sonda e muoversi con la massima prudenza: questi consigli di base sono racchiusi nel progetto #weridesafe e permettono di assaporare in sicurezza il brivido della powder. Le straordinarie opportunità che la zona offre non sono passate inosservate agli esperti del settore, che da alcuni anni scelgono San Martino di Castrozza e Passo Rolle per le loro manifestazioni. Riconfermati anche per il 2017 il King of Dolomites, il contest fotografico organizzato in collaborazione con Arc’teryx, che dal 17 al 19 febbraio 2017 richiamerà riders e fotografi da tutto il mondo e il GET VERTICAL Base Camp Experience, previsto dal 9 al 12 marzo 2017.

 

Freeride Experience

Freeride nel cuore delle Dolomiti

Località/Area Turistica – San Martino di Castrozza Passo Rolle Primiero e Vanoi
Periodo -  weekend, da Natale a fine marzo
Tematica – Sci alpinismo e freeride
Target (adatto per) – gruppi di amici
Durata - 4 giorni/3 notti


1° giorno – arrivo a San Martino di Castrozza – sci in pista:

È mezzogiorno a San Martino di Castrozza. Tutti sono arrivati, sci e tavole sono pronti, anche  ARTVA, pala, sonda e casco. Decidiamo di prendercela con calma! Dopo pranzo facciamo una capatina all’ufficio skipass per leggere il bollettino valanghe e meteorologico e richiedere la cartina della ski area San Martino di Castrozza-Passo Rolle. Davanti ad un bombardino caldo, iniziamo a studiarla per orientarci e scoprire le sfide che ci riservano le Dolomiti nei prossimi giorni. Chiediamo subito qualche dritta su ripidi corridoi e pendii ricoperti di neve farinosa.  Scopriamo che in questa zona, riconosciuta come paradiso per il freeride, è stata messa in campo una campagna informativa apposita chiamata “#weridesafe”, per informare al meglio l’ospite delle zone dove è possibile praticare questa disciplina e le regole da rispettare.
Nel pomeriggio iniziamo con un po’ di sci “leggero” agli impianti Colverde, direttamente in paese, per cominciare al meglio la nostra avventura su queste montagne straordinarie. In serata rientriamo contenti presso il Residence che ci ospita. La nostra incantevole padrona di casa ci aspetta già con una torta al cioccolato appena sfornata, il profumo si diffonde per tutta la casa. Il programma per il giorno successivo è già fissato e per la sera è previsto un po’ di relax in pizzeria.


2° giorno – freeride nella Ski Area Tognola e Ces :

Dopo una colazione energetica si parte! Per la prima giornata abbiamo scelto un itinerario abbastanza semplice. Scendiamo con lo skibus fino alla partenza degli impianti Tognola dove una veloce cabinovia ci porta fino alla partenza delle piste.
Per raggiungere la partenza del tracciato freeride scendiamo lungo una facile pista azzurra, la Rododendro, per risalire poi con lo skilift Cigolera. Arrivati in cima usciamo dalla pista andando verso destra sopra il bosco, scendiamo poi per gran parte del tracciato attraverso gli alberi fino ad arrivare ad una strada forestale che ci riporta verso la pista Tognola Tre.
Da qui scendiamo lungo la pista fino ad una stradina innevata che sale a destra e decidiamo di percorrerla finchè intravediamo tra gli alberi una malga, decidiamo che è arrivato il momento di pranzare! A Malga Frattazza ci gustiamo il piatto tipico a base di polenta, salsiccia e tosèla  (un formaggio fresco tipico) e dei dolci fatti in casa.
Terminato il pranzo torniamo alla partenza degli impianti dove riprendiamo la cabinovia Tognola. Arrivati in cima scendiamo nuovamente lungo la pista Rododendro, ma questa volta ci dirigiamo verso sinistra dove parte la seggiovia Cima Tognola.
All’arrivo dell’impianto ci spostiamo verso l’inizio della pista Cima Tognola, ci spostiamo verso destra dove inizia un tracciato un po’ più difficile del precedente. Da qui seguiamo la cresta fino a trovare vari canali che ci portano fino alla buca della Scandola. Le indicazioni che ci avevano dato ieri all’ufficio skipass sono precisissime! Arrivati in fondo prendiamo la seggiovia Scandola, scendiamo lungo un breve tratto  di pista azzurra fino ad arrivare alla partenza della Seggiovia Conca. Risaliamo e decidiamo di provare un ultimo facile percorso fuori pista, dall’inizio della pista Conca ci portiamo a sinistra scendendo per vari canali fino ad arrivare alla buca della Scandola.
Saliamo nuovamente con la seggiovia per rientrare poi a valle lungo la pista Tognola Tre, una pista rossa di media difficoltà che diventa azzurra nell’ultimo tratto. Per oggi abbiamo dato.
In serata ci diamo appuntamento al western bar del paese “Ranch – the Dolomites Bar” dove, seduti su selle western, ci gustiamo un ottimo hamburger e una birra BioNoc’ di Primiero.
E arrivato il momento di tornare in hotel, domani ci aspetta una giornata splendida..ma molto impegnativa!


3° giorno: freeride sull’Altopiano delle Pale

Ci alziamo di buon’ora, ci affacciamo alla finestra della stanza e lo spettacolo che vediamo è incredibile. La giornata è tersa, fa molto freddo, in cielo nemmeno una nuvola… La giornata perfetta per salire sull’Altopiano delle Pale!
Scendiamo e troviamo ad aspettarci una ricca colazione, oggi ci vuole proprio!
Ci prepariamo e in pochi minuti a piedi arriviamo fino alla partenza degli impianti Colverde. E’ presto, la cabinovia sta facendo i primi giri, ancora nessuno in pista. Saliamo con la cabinovia fino a quota 2.000 mt, dove decidiamo di inaugurare la prima discesa sulla pista Colverde, una bella rossa di 2 Km.
Risaliamo con la cabinovia, questa volta però proseguiamo la risalita con la funivia Rosetta che in pochi minuti ci porta fino a quota 2.700 mt. Usciamo sulla terrazza panoramica dove c’è una splendida vista sul paese di San Martino di Castrozza.
Dopo un rapido sguardo a questo paradiso di neve l’avventura entra nel vivo e si fa sul serio! Ci prepariamo ad affrontare l'emozionante discesa della Rosetta! Un tracciato abbastanza impegnativo che non va affrontato con troppa neve fresca per l’elevato pericolo di valanghe. Per questo è consigliabile passare dall’ufficio delle Guide Alpine Aquile di San Martino prima di avventurarsi nella discesa in modo da avere delle informazioni aggiornate sulle condizioni dei fuoripista.

Usciti dalla stazione a monte puntiamo verso il canale sotto la cima Sotto Corona, la aggiriamo a destra e scendiamo fino ad arrivare sopra la stazione a valle della Funivia Rosetta.

E’ stata una discesa splendida, scendiamo fino al Rifugio Colverde e ci gustiamo un saporito panino sulla terrazza panoramica a quota 2.000 mt.
Scesi a valle torniamo in hotel dove ci aspetta il nuovissimo centro benessere. Tra un tuffo in piscina, relax nella sauna e un bagno di fieno passa velocemente il pomeriggio..

In hotel troviamo dei ragazzi stranieri che ci consigliano un bellissimo itinerario per il giorno successivo: la Val Venegia, all’interno del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Per farlo però abbiamo bisogno di sci d’alpinismo e pelli di foca. Usciamo per trovare quindi un negozio in centro dove possiamo noleggiare il materiale necessario. C’è solo l’imbarazzo della scelta!


4° giorno – freeride a Passo Rolle e Val Venegia:

Oggi saliamo al Passo Rolle. A pochi passi dall’Hotel c’è la fermata dello skibus, gratuito grazie alla card dell’ospite che è stata consegnata in hotel. In 15 minuti siamo già alla partenza degli impianti di Passo Rolle. Ne valeva proprio la pena, qui lo scenario è unico!
Decidiamo di iniziare con un tracciato di media difficoltà. Saliamo sulla seggiovia Paradiso e arrivati in cima ci godiamo per qualche istante un panorama davvero mozzafiato prima di lanciarci nel fuoripista. Ci spostiamo a sinistra della pista dove inizia uno splendido tracciato con continui cambi di pendenza. La neve è ben compatta quindi risaliamo di nuovo per un altro fuoripista.
Ci spostiamo quindi sul lato opposto della ski area. Qui con la seggiovia Castellazzo torniamo in quota e ammiriamo l’inconfondibile profilo del Cimon della Pala da un’altra angolazione.
Scendiamo lungo la pista Castellazzo fino ad arrivare alla Capanna Cervino dove facciamo colazione con dei dolci tipici. Terminata la pausa è arrivato il momento di tirar fuori le pelli di foca dallo zaino! Prepariamo gli sci ed iniziamo a salire verso Baita Segantini attraverso un  percorso già tracciato.
Da qui iniziamo una discesa in neve fresca verso la Val Venegia fino ad arrivare al Pian dei Casoni. Ll’ultimo tratto è semipianeggiante, bisogna quindi arrivare con una bella spinta se non vogliamo rimettere le pelli di foca!! Da qui proseguiamo per il sentiero che porta verso Malga Juribello e scendiamo fino alla partenza della seggiovia Castellazzo. Le forze ormai sono esaurite, ma in compenso Abbiamo fatto il pieno di emozioni! rIprendiamo lo skibus per tornare a San Martino di Castrozza accompagnati dall’enrosadira sulle montagne più belle del mondo!
Tre giorni da brivido: ora sappiamo perché sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità!

Ph: Brian Goldstone - Rider: J. Carron - King of Dolomites
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