Terminati i lavori di ripristino e valorizzazione del monte Bedolè

02/07/2023
Sono stati recentemente ultimati i lavori sul versante del Monte Bedolè; il progetto è stato voluto dall’Amministrazione del Comune di Primiero San Martino di Castrozza per sanare le ferite provocate dalla tempesta su uno degli sfondi più conosciuti della valle di Primiero.
L’intervento è stato finanziato con fondi europei, ed in particolare con il Bando 7.5 del Gruppo di Azione Locale (GAL) del Trentino Orientale per la “riqualificazione delle infrastrutture turistiche”. I lavori hanno riguardato la sistemazione dell’importante sentieristica d’accesso (Sentieri Sat 355 e 356) al Monte Bedolè, da sempre belvedere rinomato per tutti gli appassionati di queste valli, e tre siti di grande valore paesaggistico per l’intero territorio:

Forcella di Calaita: la terrazza panoramica per eccellenza sul gruppo delle Pale di San Martino. Il progetto ha mirato a ricostruire la copertura vegetale in un’area devastata da Vaia andando nel contempo a valorizzare questa terrazza da cui si può ammirare la parte occidentale della bastionata dolomitica Patrimonio dell’Umanità Unesco, ma anche a ricostruire e rendere fruibile uno dei siti della Grande Guerra esplicitandone la storia su pannelli informativi.

Chiesetta di San Valentino in località Dismoni: il punto di arrivo del “sentiero nettare di vita”, percorso di bassa quota che collega l’abitato di Siror con la Chiesetta. L’intervento è finalizzato a valorizzare i dintorni del sito cicatrizzando nel contempo i danni di Vaia.

Casina forestale sulla strada forestale “Bedolè alta” (1.500 mt circa): Andando oltre al ripristino già effettuato in relazione ai danni causati dalla tempesta in quest’area, il Comune di Primiero San Martino sta valutando di valorizzare ulteriormente in futuro questo sito, che gode di un panorama incredibile sull’intera valle di Primiero, sul paese di San Martino e sulle imponenti cime delle Pale.
L’idea è quella di trasformarlo simbolicamente in un particolare punto di incontro in quota tra gli escursionisti provenienti dai sentieri 355 e 356 che dal fondovalle salgono qui in direzione della cima del monte, e i possibili amici e ospiti con disabilità motoria, che assieme ai loro accompagnatori potrebbero raggiungere l’area muniti di contrassegno disabili.
Una volta giunti in loco, quest’ultimi potrebbero percorrere l’ultimo tratto (circa 400 mt) su percorso accessibile fino alla casina forestale, una tipica costruzione in tronchi (in dialetto primierotto “stelari”) che originariamente era circondata da un bosco maturo di abete rosso ed abete bianco.
La stessa verrebbe adibita anche a luogo di lettura a tema in quota provvista di libri dedicati alla montagna ed alla storia della valle di Primiero. Un’esperienza davvero significativa pensata per chi vuole condividere davvero l’amore per la montagna e per queste valli.


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